mercoledì 19 settembre 2012

Ora et la Bora

"Ora et labora" è un motto coniato per i monaci Benedettini.
"Bora" invece è il celebre vento che spesso soffia nella città di Trieste.

Ossservando il "sistema Italia" spesso si compie l'errore di confondere la mentalità artigiana con la mentalità opportunistica e prettamente individualista. Nel primo caso è sul come ci considerano all'estero, e vista la storia culturale e imprenditoriale nel recente passato questa definizione in parte è corretta, per chi vive e lavora in Italia invece si scontra con la seconda definizione.
Chi in questo paese si alterna al potere da trent'anni ha edificato troppo il nepotismo da raccomandazione e in seguito disboscato il "merito" e il termine "collettivo", importando un concetto di individuo vincente ad ogni costo fomentando in seguito diffuse "sacche"di invidia.

Essere o avere, il problema semmai è che sempre meno siamo e sempre meno abbiamo, non sappiamo fare "sistema" che si parli di imprenditori legislatori o artisti.

Fortunatamente la crisi ha messo in evidenza tutte le falle di questo sistema ormai collassato ed ora offre la possibiltà di rimescolare le carte, di riempire quel bicchiere che in troppi consideravano vuoto, e per tornare a confrontarsi su tutti i temi che compongono questa complessa società
La crisi dà l'opportunità che quelli in cerca di "verità" cercavano da ormai troppo tempo, e di aprire gli occhi a quelli distratti dalle luci della televisione o dalle pagine patinate dei settimanali.
Questo è un paese che ancora piange ma sempre meno fotte, piuttosto ha realizzato di essere stato fottuto.




Se pensate che in India il 70% della popolazione vive con 1$ al giorno possiamo considerarci molto fortunati.



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